Quando si parla di tricopigmentazione permanente o semipermanente si fa riferimento soprattutto alla durata dell’effetto nel tempo rispetto alla frequenza degli interventi di mantenimento necessari. In TricoRepair effettuiamo quasi esclusivamente trattamenti semipermanenti che richiedono in media 2 sedute annuali di mantenimento. A volte ci vengono richiesti trattamenti permanenti per evitare le sedute di mantenimento: ma è saggio sottoporsi a “tricopigmentazione definitiva” (che in realtà non esclude i ritocchi) per evitare le sedute di mantenimento?

Tricopigmentazione permanente contro semipermanente

Immagine sopra: Effetto definito della tricopigmentazione semipermanente contro “effetto casco” della tricopigmentazione pernamenente a lungo termine

A nostro avviso gli svantaggi superano di molto i vantaggi, vediamo il perché:

  • i depositi di pigmento permanente rimangono a vita nella cute dell’individuo subendo negli anni tutti i processi di trasformazione e degradamento del cuoio capelluto
  • non evitano le sedute di mantenimento che seppure con minore frequenza, dovranno essere effettuate in media ogni 2 anni a causa della degradazione dell’effetto
  • per effetto della mutazione fisiologica della cute il pigmento si scomporrà e la tonalità dell’effetto diventerà verdastra o bluastra
  • non sarà possibile adattare la forma dell’effetto all’avanzare dell’età, ad esempio modificando l’attaccatura frontale per avere sempre la giusta naturalezza
  • non è possibile rimuovere l’effetto – se non attraverso diverse sedute di laser terapia – poiché non c’è riassorbimento
  • la degradazione dei pigmenti, a causa della loro permanenza nella cute, andrà a creare un effetto di colorazione uniforme “effetto casco”: in un effetto rasato non saranno più visibili i puntini (ossia i capelli pigmentati), ma si avrà più un effetto di scalpo colorato. Ciò è dovuto anche al fatto che le sedute di mantenimento andranno ad accumulare pigmento permanente nel tempo producendo iperpigmentazione

Durata del trattamento semipermanente VS qualità dell’effetto

Alla domanda:”quanto dura l’effetto della tricopigmentazione?” la risposta non è univoca e uguale per tutti. Spesso nei forum specializzati gli utenti parlano di effetti che svaniscono già dopo qualche settimana e altri che invece riportano dati molto diversi. Questo accade perché:

  • la fisiologia e lo stato della cute non è identica in ogni persona
  • lo stile di vita varia da persona a persona
  • il trattamento di tricopigmentazione è eseguito con metodica e materiali diversi da operatore a operatore

Se dovessimo stimare la durata media dell’effetto di una tricopigmentazione bioreversibile possiamo affermare che l’effetto realizzato correttamente e da un operatore specialista ha una durata dai 2 a 4 anni, ossia che senza mantenimenti l’effetto svanirebbe gradualmente in questo arco di tempo. Allo stesso tempo per preservare una qualità costante nel tempo dell’effetto, sono necessari in media 2 mantenimenti l’anno.

L’effetto di un trattamento può svanire completamente entro qualche settimana?

Il timore di alcuni, leggendo spesso false informazioni online, è che su loro stessi non ci sia un buon attecchimento dell’effetto e che questo possa vanificarsi nell’arco di alcuni giorni.
Questa eventualità è da escludersi nella quasi totalità dei casi. Il fenomeno può verificarsi solo per trattamenti eseguiti su un cuoio capelluto in stato anomalo dove può essere presente:

  • una qualsiasi forte infiammazione o irritazione cronica, come dermatiti o traumi
  • una desquamazione cronica data da uno stato di alterazione del cuoio capelluto

In presenza di queste condizioni infatti non si esegue la pigmentazione ma si rimanda il cliente ad un dermatologo che prescriverà una terapia risolutiva. Solo quando le problematiche dermatologiche verranno risolte si effettuerà il trattamento.

Sottolineiamo che, il primo ciclo di trattamenti di tricopigmentazione necessita di 3 sedute distanziate di alcuni giorni. Questo perché, fisiologicamente, il cuoio capelluto può accogliere una determinata densità di effetto a seduta;  la seduta successiva, invece, andrà a densificare ed intensificare quella precedente. Inoltre alcuni punti di pigmento verranno necessariamente riassorbiti dopo la seduta: le sedute successive oltre ad aumentare la visibilità dell’effetto dovranno perfezionare il lavoro precedente, riprendendo i puntini scomparsi. E’ normale che si verifichi sempre un piccolo riassorbimento: il derma – lo strato di cute in cui viene depositato il pigmento – ha uno spessore variabile e una fisiologia diversa da area ad area, quindi alcuni depositi di pigmento in zone particolarmente vascolarizzate, verranno riassorbite maggiormente.

Le conclusioni

Una volta effettuate le prime 3 sedute e completato il lavoro, l’effetto sarà totalmente visibile e stabilizzato, pronto per potersi conservare al meglio nei mesi successivi.
Ricordiamo che non è possibile realizzare l’effetto da zero in una sola seduta: un unico trattamento massivo produrrà un effetto disomogeneo di bassissimo dettaglio creando un cuoio capelluto macchiato.

Optare per una tricopigmentazione semipermanente o bioriassorbibile significa effettuare una scelta serena, che attraverso 2 brevi sedute annuali garantisce un ripristino dei puntini bioriassorbiti mantenendo la qualità dell’effetto sempre elevata. Il riassorbimento dei puntini nel tempo è un fenomeno voluto: infatti i vecchi puntini che subiscono un degrado a causa dei mutamenti della cute verranno sostituiti con punti freschi e di qualità elevata. Dopo circa 2-3 anni di mantenimenti inoltre, la stabilità del pigmento aumenta arrivando a dover effettuare un solo mantenimento annuale.

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